Cosa troviamo nel nostro Camper?
Una panoramica sui componenti tecnici presenti nel camper
Cerchiamo di dare una breve descrizione dei principali componenti tecnici che troviamo nel camper.
Nel Camper è presente tutto quello che è presente in una casa, come il frigorifero, il riscaldamento, l’acqua calda e così via, ma in questo caso il loro funzionamento è leggermente diverso e di seguito vogliamo dare qualche dettaglio in più.
Indice degli argomenti
Batteria Motore
La BM è la batteria presente nel vano motore del VR. Serve ad avviare il motore ed alimentare autoradio, eventuali antifurti, accendisigari ecc. La sua carica dipende dall’alternatore come in qualsiasi Veicolo a motore. Quando collegati alla 220V, in molti VR si permette la ricarica anche di questa batteria. La tipologia di questa batteria DEVE essere al piombo, adatta per avviamento di motori Diesel.
E’ consigliabile installare sul polo negativo uno STACCABATTERIE, utile per i lunghi periodi di fermo del veicolo. Quando la batteria è staccata, ricordiamoci che non potranno funzionare chiusure centralizzate, vetri elettrici, autoradio, antifurti ecc.
Batteria dei servizi
La BS è la sorgente di energia che alimenta tutte le utenze della cellula (Tv, riscaldamento, luci Ventole ecc). si ricarica in marcia come la BM tramite l’alternatore.
Ovviamente si ricarica anche quando connessi alla rete 220V attraverso il CB (Carica Batteria) di bordo.
Questa Batteria deve essere preferibilmente a scarica lenta, di tipo AGM o GEL, sigillata. Assolutamente da evitare l’uso di normali batterie al piombo, specialmente quando è posizionata all’interno del VR a causa della possibile fuoriuscita da queste batterie, di vapori solfurei e di liquidi corrosivi.
La BS va scelta, come capacità, in base alle utenze presenti nel VR: se per esempio è presente un frigorifero a compressore, si dovrà valutare l’acquisto di una BS di almeno 120A con l’ausilio quasi obbligatorio di un impianto fotovoltaico.
La capacità delle batterie è appunto espressa in Ah (Ampere/ora): una batteria da 100Ah sarà in grado di accumulare nelle migliori condizioni di carica e temperatura, energia per garantire 10 ore di consumi a 10A fissi. Scopriremo che nella realtà questi dati non sempre sono rispettati sia per la carica a volte effettuata non seguendo le indicazioni del costruttore, sia a causa delle temperature di esercizio (troppo caldo o troppo freddo non aiutano la Batteria)
E’ buona norma quindi considerare circa il 70/80% della carica disponibile dalla batteria, tenendo anche presente che una scarica profonda, veloce e/o totale danneggerebbe a volte irreversibilmente la batteria stessa.
Sistemi per usare più batterie di Servizio.
Come avete capito, la BS è il “serbatoio” di corrente che vi permette di vivere nel VR.
E’ quindi importante avere la giusta disponibilità di energia in base alle proprie esigenze familiari di vita.
Spesso una sola batteria non basta e ne occorrono due e per alcuni, anche tre. A parte il peso non trascurabile (una buona BS da 120Ah pesa intorno ai 30 Kg) bisogna tenere in considerazione l’aspetto tecnico:
Se si comprano BS di pari capacità, marca e lotto di produzione, sarebbe anche (teoricamente) possibile collegare le batterie in parallelo “secco” usando cavi di adeguata sezione e possibilmente ponendo le batterie adiacenti tra loro con l’uso di fusibili adeguati.
Questa soluzione però potrebbe portare a lungo termine ad un calo di resa causato dalle inevitabili differenze di voltaggio causate dalle ossidazioni degli elementi: questo comporterà, ad esempio, un inutile passaggio di corrente, da fermo, da una batteria all’altra per effetto del collegamento in parallelo. Per non parlare del rischio, se pur remoto però sempre possibile, che una delle due batterie si rompa mettendo in corto un elemento: in questo caso l’altra batteria scaricherebbe sull’altra tutta la sua carica con ebollizioni, rigonfiamenti ed anche, esplosioni.
Diciamolo apertamente, molti, tanti camperisti adottano questa soluzione perché apparentemente migliore, senza apparecchi o sistemi aggiunti, convinti che sia la soluzione migliore e più affidabile.
Purtroppo, non è così e anche se non capita sempre, collegare due batterie a 12V in parallelo “secco” può portarvi nella migliore delle ipotesi a non avere la capacità di carica che speravate, nel peggiore dei casi, a danni molto gravi e pericolosi.
Quindi, non vi consigliamo questo collegamento.
Come tutti sappiamo i camperisti spesso si sentono di essere tuttologi che, sulla base delle proprie esperienze, ritengono di poter offrire consigli di alta levatura tecnica. Le motivazioni che ci spingono a non consigliare un collegamento di batterie in parallelo secco provengono dall’esperienza (clienti disperati che si ritrovano le batterie gonfie o semiesplose) e dalle conoscenze tecniche professionali.
Molti obiettano che i sistemi UPS e gli impianti fotovoltaici hanno collegamenti di batterie in parallelo. Non è esattamente così.
Questi impianti sono costituiti da decine, a volte centinaia di batterie collegate tra loro prima in gruppo in serie e poi, questi gruppi a loro volta in parallelo. Questa strategia permette di ridurre al minimo i danni procurati da una batteria difettosa perché in questo caso rappresentano una frazione dell’impianto (su 20 batterie una difettosa impone un ventesimo di variazione della resistenza interna del gruppo di batterie) mentre su due batterie in parallelo una difettosa comporta il 50% di rischio di avere un impianto difettoso. Comprendiamo che il tema è particolare e complesso, ma per la vostra sicurezza, vi consigliamo di non usare batterie in parallelo secco.
Una buona soluzione per ovviare a questo problema è di utilizzare deviatori manuali ad alta capacità che vi permettano di scegliere quale batteria caricare e/o scaricare. In questo caso potrete anche collegare entrambe temporaneamente le batterie in carica, facendo molta attenzione di scollegare il parallelo quando non le caricherete più (esempio, quando scollegate la 220V)
Se potete spendere del denaro, esistono poi dei sistemi automatici in grado di caricare e scaricare le due batterie in modo intelligente e in base al reale stato di carica e richiesta energia. Questi sistemi dispongono a volte anche di pannelli di controllo in grado di visualizzare lo stato di carica delle batterie e di poter agire sul funzionamento automatico/manuale, utile in determinate situazioni. Con la modalità automatica comunque ci possiamo dimenticare del problema delle batterie potendo disporre di un automatismo che, per noi, decide da quale batteria prelevare energia e su quale batteria destinare la carica.
Frigorifero
Il VR normalmente è dotato di un frigorifero TRIVALENTE, cioè in grado di funzionare sia a 12V (in viaggio) che a Gas o con la 220V quando collegati alla rete elettrica (Esempio: in campeggio). In genere il funzionamento è automatico, cioè il frigorifero sceglie autonomamente la sorgente di energia più adatta per il momento.
Il principio base del frigorifero trivalente è quello dell’evaporazione in un ciclo chiuso dell’ammoniaca. Il sistema la riscalda tramite una fonte di calore (gas, 220V , 12V) e il riscaldamento provoca poi l’evaporazione che induce il raffreddamento della serpentina.
Con il funzionamento a gas, si accende una fiammella intorno alla quale esiste una serpentina dove all’interno circola la miscela di ammoniaca, acqua e idrogeno. Per questo motivo il VR deve essere in piano per poter permettere alla fiammella di scaldare per intero la serpentina. Se così non fosse, la fiamma riscalda solo una parte con conseguente ridotto rendimento.
Da tenere presente: il funzionamento a 12V è possibile solo in marcia con la batteria del mezzo (BM), quando l’alternatore del mezzo fornisce molta corrente. Questo perché l’assorbimento del frigorifero a 12V è molto elevato e scaricherebbe in poco tempo la batteria dei servizi. (BS).
Non è possibile altresi’ usare in marcia il frigorifero a gas per due motivi: il vento non farebbe scaldare bene la serpentina, e la normativa prevede la possibilità di usare utenze a bordo solo se alla bombola è collegato un dispositivo di sicurezza in grado di bloccare l’uscita del gas in caso di incidente.
Per migliorare di molto l’efficienza del frigorifero esistono delle ventoline da montare sul retro del frigo in modo che aiutino ad espellere il calore provocato dal sistema. Eliminando il calore migliora la resa.
Il frigorifero del Camper non è come quello di casa, a meno che non sia un modello a compressore (montato a parte, quasi mai in dotazione standard). Per questo motivo deve essere mantenuto aperto il minor tempo possibile e i cibi vanno disposti in modo da permettere il passaggio dell’aria tra di essi.
Alcuni mezzi dispongono di un frigorifero a compressore a 12V, sono prodotti che per efficienza si avvicinano molto ai frigoriferi domestici, riuscendo persino a produrre del ghiaccio. Il risvolto della medaglia è però rappresentato dal consumo energetico di questi frigoriferi, che impongono un impianto dotato di almeno due batterie e da pannelli solari. Poi dipende sempre dall’uso che si fa del proprio Camper: se si è abituati a viaggiare molto, a non fermarsi in aree attrezzate o campeggi, sarà necessario avere una buona riserva energetica, viceversa ci si potrà collegare spesso alla 220V delle aree sosta e campeggi e non aver quindi necessità di un impianto particolare per le batterie. Come sempre, dipende dall’uso che si fa del proprio mezzo.
Pannello Solare
Come abbiamo affrontato più sopra, il problema “energia” è uno dei più importanti. Senza corrente non possiamo alimentare gli accessori fondamentali quali pompa acqua, frigorifero, riscaldamento.
Per questo motivo uno degli accessori più installati è proprio il PANNELLO FOTOVOLTAICO. Questo oggetto, posizionato sul tetto del VR, permette di produrre energia dal sole.
Ovviamente la corrente prodotta dipende dal modello e dalla sua grandezza: uso comune è un pannello da 100W in grado di fornire durante una giornata di sole circa 8 ore a 8A, utili per essere consumati all’istante (frigo a compressore, Tv, Turbovent ecc) oppure per ricaricare le batterie di bordo.
Il pannello fotovoltaico rappresenta ad oggi la migliore soluzione per approvvigionarsi di energia a bordo: ecologica, silenziosa, rinnovabile, a basso costo e di facile installazione: infatti il montaggio riguarda solo il pannello solare e un piccolo regolatore che gestisce la carica alle batterie. Assolutamente da privilegiare regolatori con tecnologia MPPT (Maximun Power Point Tracker) che garantiscono una resa fino al 20% superiore ai normali regolatori. In questo caso però occorrono pannelli in grado di erogare 30V al posto dei normali 17/19. Consigliamo di acquistare pannello e regolatore dallo stesso fornitore in modo da comprare prodotti tra di loro complementari e compatibili.
Sono in arrivo sul mercato dei nuovi pannelli solare semi flessibili con tecnologia ETFE, molto più resistenti e duraturi dei precedenti in tecnologia TPT. I prezzi sono in discesa e preso sarà possibile coprire quasi interamente il tetto del camper producendo molta energia.
Inverter
Il nostro VR ha le utenze di bordo a 12V: tv, luci ecc sono a bassa tensione per poter essere usate in viaggio. Ma se volessimo usare un elettrodomestico a 220V, quando non siamo collegati alla rete elettrica di casa o campeggio, abbiamo bisogno di un oggetto chiamato “INVERTER”, cioè in grado di invertire, convertire la corrente continua a 12V in corrente alternata a 220V. L’uso di questi oggetti sta diventando sempre più diffuso, grazie soprattutto ai prezzi in discesa dei pannelli fotovoltaici, sia del costo stesso dell’inverter che come tutti i prodotti di tecnologia, subisce il calo del costo nel tempo.
Per parlare di inverter dobbiamo però prima parlare di corrente e assorbimenti perché direttamente collegati all’argomento.
Si deve comprendere che 1000W richiesti ad esempio da un forno a microonde, si tramuta per la batteria in un assorbimento di circa 100A, una richiesta di energia enorme che prevede sia la disponibilità di batterie adeguate, sia di cavi di sezione e lunghezza adatti alla corrente in gioco.
Molti autodidatti si sono improvvisati tecnici installando inverter da 3000W provocando principi di incendio, nelle migliore delle ipotesi, la solfatazione immediata delle batterie: per questo motivo si deve avere l’accortezza di usare questi prodotti con i dispositivi di sicurezza (fusibili, sezione cavi adeguate ecc) che solo un tecnico specializzato può garantire. Ricordatevi che il vostro camper è costituito da elementi altamente infiammabili e che davvero basta pochissimo per vederlo andare in fumo.
Tipologie di inverters: in commercio esistono diverse tipologie di questo prodotto: i più economici non sono in grado di produrre una corrente alternata ad onda sinusoidale pura, e per questo indicano “onda sinusoidale modificata”. Questa categoria di inverter va benissimo se dovete alimentare apparati PRIVI DI MOTORI, mentre se dovete azionare apparati dotati di motori, dovete avere obbligatoriamente un inverter ad onda pura, notoriamente più cari ma più efficienti e sicuri. Anche molti alimentatori di PC, caricabatterie per bici elettriche ecc hanno necessità di un’onda PURA e quindi dovrete disporre di un inverter adeguato all’uso che ne dovrete fare.
Generatore
Altra fonte di energia, questa volta meno ecologica, è rappresentato dal Generatore elettrogeno. Dotati di motore endotermico (il classico motore a scoppio, se pur silenziato) esistono sia nelle versioni economiche, portatili che nelle versioni fisse, se pur a costi decuplicati. Il generatore comporta l’uso di carburanti, serbatoi e tubi. E infine, l’accensione comporta la produzione di rumorosità e scarichi che non sarebbe compatibile con l’uso in parcheggi con altri equipaggi presenti nel raggio di 20/30 mt.
D’altro canto, un generatore di questo tipo produce una tensione e corrente del tutto simili a quella domestica: 3Kw per poter far funzionare condizionatori, Tv ecc senza alcun problema, oppure per ricaricare le BS velocemente.
Quindi, in determinate situazioni l’unica fonte di energia compatibile è proprio un generatore ed è per questo motivo che i camperisti spesso lo installano sul proprio mezzo, specialmente se si portano in zone remote e prive di qualsiasi fonte di energia ad alta potenza e, magari con 40 gradi all’ombra così da dover utilizzare obbligatoriamente condizionatori per la cellula.
Turbovent
I VR sono costruiti con pareti isolanti. I mezzi più costosi offrono un isolamento maggiore che però in certi casi comunque non è sufficiente ad isolare la cellula dal caldo, soprattutto se umido. Quindi, il benessere all’interno è demandato alla circolazione di aria che rinfreschi la cellula, oppure ad un condizionatore.
La soluzione più economica è l’installazione e uso di un oblò dotato di ventola elettrica, il più diffuso è il modello della Fiamma “Turbovent”. Dotati di regolatore di velocità (al massimo davvero sono in grado di cambiare l’aria nel VR in un attimo), esistono diverse versioni, la più costosa è dotata di un controllo della temperatura (Polar Control) che permette di farlo funzionare solo se supera una determinata temperatura, utile quando per esempio lasciamo il camper quando ancora non è molto caldo e quando ritorniamo lo troviamo acceso automaticamente in modo da far circolare aria all’interno, raffrescandolo.
Altra funzione utilissima, la possibilità di decidere il senso di rotazione in modo da scegliere se estrarre aria dall’intero verso l’esterno, oppure al contrario, farla entrare.
Pompa Acqua
Il VR è dotato di impianto idrico in grado di portare acqua come a casa, aprendo il rubinetto esce l’acqua. Ovviamente non essendo collegato alla rete idrica ma ai serbatoi i quali non hanno capacità infinita quindi bisogna usare l’acqua con parsimonia. Buona regola è istruire subito i figlioli ad un uso consapevole delle risorse in modo da evitare sprechi inutili.
Il “cuore” dell’impianto è un oggetto chiamato POMPA, situato sotto un gavone, generalmente vicino ad un serbatoio. Queste pompe sono particolari ed è necessario conoscerne il funzionamento di base per evitare di rimanere …a secco:
Se finisce l’acqua e la pompa aspira aria, sarà necessario procedere con l’innesco. Alcune pompe offrono l’autoinnesco facilitato, altre “vanno aiutate” ed è per questo che bisogna se possibile evitare di terminare l’acqua del tutto. Per aiutare la pompa a “succhiare” l’acqua procedere in questo modo: dare tensione alla pompa facendola partire, aprire un rubinetto, preferibilmente quello dell’acqua calda, ed attendere che l’acqua cominci ad uscire. A questo punto chiudere e riaprire due/tre volte per far uscire l’aria che si produce all’interno dell’impianto. Dopo qualche secondo la pompa dovrebbe andare in pressione e spegnersi.
Chiariamo che la pompa funziona con un pressostato: quando si apre il rubinetto la pressione scende e la pompa parte aspirando il liquido. Quando si chiude il rubinetto la pressione all’interno dei tubi sale, facendo spegnere la pompa.
Vaso Espansione
Un accessorio molto utile, dal costo basso e relativamente facile da montare: il vaso d’espansione.
avrete notato che la pompa parte subito quando si apre il rubinetto, accendendosi così frequentemente riducendo la sua vita e consumando parecchia corrente.
Il vaso di espansione consiste in un palloncino che si gonfia di acqua, offrendo una piccola riserva di pressione che fa evitare alla pompa di doversi accendere immediatamente. Il risultato è una pressione più costante dell’acqua, ridotte accensioni e ridotti consumi.
Si installa in serie all’uscita della pompa, in un qualunque punto dell’impianto idrico, preferibilmente vicino alla pompa, ma non è obbligatorio. Per l’installazione prima di tutto verificare che i tubi dell’impianto siano della stessa sezione dei connettori del Vaso di Espansione. Se così non fosse, procuratevi gli adattatori. Poi svuotate l’impianto idrico, identificate dove posizionarlo (idealmente, subito dopo l’uscita della pompa), tagliate il tubo e collegate i due connettori del Vaso. Ricaricate l’impianto idrico sino a che la pompa non si spegni, e provate ad aprire il rubinetto: vedrete che questa volta la pompa non partirà subito da dopo qualche secondo.
La pressione del Vaso di Espansione dovrebbe essere compatibile con il livello d’intervento del pressostato della pompa, in genere 0,9/1 bar.
Bombola Gas
Il Boiler, i fornelli, il frigorifero trivalente e la stufa funzionano con le bombole del gas. Tipicamente ogni VR ne può portare 2, sistemate in un gavone accessibile rigorosamente solo dall’esterno, per evitare fughe di gas verso la cellula.
Esistono diversi accessori per agevolare l’uso del gas: dal duoconfort, in grado di gestire le due bombole automaticamente, al secumotion, in grado di interrompere il flusso del gas in caso di urti o incidenti.
Particolare raccomandazione per i tubi di collegamento: mentre il circuito interno è realizzato con tubi di rame, i raccordi alle bombole sono con tubi di gomma che hanno una scadenza: controllateli e cambiateli se necessario! Ed è sempre buona norma chiudere le bombole di gas quando si viaggia o quando si lascia il camper fermo e inutilizzato.
Altro accessorio utile, il sensore di gas che vi avvisa se ci sono perdite di gas all’interno della cellula.
SE SALITE SU UN TRAGHETTO RICORDATEVI SEMPRE DI CHIUDERE LE BOMBOLE DEL GAS!
Stufa / Aria Calda /Acqua Calda
I camper recenti, dell’ultimo decennio almeno, dispongono di unità integrata aria/acqua calda. In pratica è un dispositivo chiuso in uno spazio (gavone o sotto l’armadio) che produce insieme acqua calda e aria calda, canalizzata in vari punti del VR.
Il comando di controllo permette di accenderlo producendo in ogni caso acqua calda: si può poi scegliere la temperatura e se deve anche portare aria calda nel VR. Il funzionamento è automatico: basta aprire la valvola del gas (generalmente situata sotto la cucina o sotto l’armadio) e accenderlo dal suo comando. Arriverà alla temperatura selezionata e si spegnerà, per poi riaccendersi quando l’acqua scende al di sotto della temperatura impostata, come funziona lo scaldabagno di casa.
Per i VR è sempre poi disponibile il classico boiler per scaldare la sola acqua.
Antenna Tv Terrestre
Oramai tutti i VR sono dotati di antenna Tv, in genere omnidirezionale, in alcuni casi invece direttiva. Con l’antenna è presente anche il relativo amplificatore (da verificare se adeguato ai segnali del digitale terrestre). Se l’antenna è omnidirezionale, non bisogna fare nulla oltre alla sintonizzazione della tv se ci spostiamo di zona. Se il segnale non si prende purtroppo c’é poco da fare. Se invece l’antenna è direzionabile, in genere nell’armadio è presente il comando per farla girare: scegliendo un canale visibile con disturbi, si può provare a girarla fino a trovare la migliore posizione.
Antenna Tv Sat
L’evoluzione dell’antenna terrestre e relativa TV oggi è rappresentata dall’antenna satellitare. Manuale, semi automatica o completamente automatica, l’antenna satellitare vi permette di vedere i vostri canali in tutta Europa, basta seguire le semplici indicazioni:
SE VOLETE VEDERE SKY, oltre a disporre del relativo decoder, è consigliabile l’uso di antenne di diametro minimo di 70/80 cm. Oggi SKY obbliga gli utenti a non poter usare la sua scheda su decoder non autorizzati, pertanto è obbligatorio comprare un decoder aggiuntivo da loro (costo intorno agli 80 euro). Se inserite la card in altro decoder, sarà bloccata.
SE VOLETE VEDERE RAI E MEDIASET oltre ai canali free, dovrete dotarvi di decoder TIVUSAT con relativa scheda: il costo per entrambi è intorno ai 130 euro e non è previsto il pagamento di abbonamenti, è sufficiente che l’intestatario della scheda si residente in Italia.
SE VOLETE VIAGGIARE LONTANO, soprattutto al sud e verso EST, è consigliabile l’uso di una parabola minima di 80cm.
Esistono molti produttori di parabole satellitari, ma fate attenzione se la prendete usata perché molti fabbricanti non offrono soluzioni a distanza per aggiornamenti del software di puntamento. In questi casi dovrete inviare la centrale al produttore per farla aggiornare con costi variabili dai 50 a 200 euro.
Condizionatore
Uno degli argomenti più dibattuti tra camperisti è proprio il condizionatore: chi ha comprato un modello sarà convinto di avere il migliore quindi è difficile ottenere un consiglio affidabile dai “colleghi”.
Ci limitiamo a rappresentare le differenze tecnologiche tra le due grandi offerte del mercato: quelli ad EVAPORAZIONE e quelli con COMPRESSORE.
I modelli ad evaporazione, come il nome farà facilmente comprendere, funzionano con il principio di raffrescamento prodotto dall’evaporazione dell’acqua. I vantaggi sono: bassi consumi, funzionamento a 12V, bassa rumorosità. Gli svantaggi: scarsa resa, funzionamento solo entro certi parametri di umidità, mancanza di deumidificazione.
I modelli a compressore funzionano come i tradizionali condizionatori domestici. La compressione del gas all’interno del suo circuito provoca un brusco abbassamento della temperatura di circolazione producendo aria molto fredda ed assorbendo l’umidità che sarà scaricata all’esterno, sul tetto. I vantaggi sono grande resa, deumidificazione. Gli svantaggi: funziona solo a 220V, rumorosità del compressore, grandi consumi (in genere 700/1000W). Esistono modelli che consumano 600 W come il FreshJet della Dometic che può essere anche utilizzato con la corrente 220V a basso amperaggio come oggi purtroppo è sempre molto frequente incontrare nei campeggi e aree sosta.
Alcuni camperisti “smanettoni” usano condizionatori portatili posizionati in cabina con il tubo di scarico in un finestrino della cabina. E’ una soluzione economica che può essere considerata se si usa il camper in modo statico, cioè quando si raggiunge un posto e si rimane fermi per diversi giorni, collegati alla 220V del campeggio. Altrimenti la troviamo una soluzione difficile da percorrere a causa del continuo montaggio e smontaggio del condizionatore in cabina.