Le batterie di servizio, come gestirle al meglio?
Una panoramica su come usare e scegliere le batterie per i camper
Insieme alla stufa e al frigorifero, le batterie contribuiscono ad alimentare accese discussioni sui Social dedicati ai Camper.
Anche noi di CamperFlash periodicamente affrontiamo questi argomenti perché sembra che molti utenti dimentichino quanto viene spiegato precedentemente, quindi ci ripetiamo 😊
Se è vero che un camperista dovrebbe avere una conoscenza minima di ciò che sta usando, d’altra parte la diffusione dell’uso dei veicoli ricreazionali ha allargato la platea degli utenti, facendo conoscere ed utilizzare questi mezzi particolari a sempre più persone magari anche sprovvisti della necessaria esperienza.
Vogliamo riassumere quindi brevemente (!) come scegliere, gestire e far vivere il maggior tempo possibile ai nostri serbatoi di energia che ci permettono di utilizzare apparecchi e utenze elettriche oramai ritenute fondamentali dai più, per la vita en plein air.
Indice degli argomenti
La scelta delle Batterie.
Diciamo subito che le tradizionali batterie ad acido libero, le più utilizzate tra i camperisti, possono essere usate ma non rappresentano una soluzione valida in rapporto alle caratteristiche tecniche.
Le batterie tradizionali ad acido libero andrebbero posizionate assolutamente all’esterno dell’abitacolo, sono costruite per poter erogare fortissime correnti istantanee, per i secondi necessari all’avviamento del motore, ma non sono adatte per erogare basse correnti per lungo tempo. Allo stesso modo, non sono adatte per essere caricate con deboli correnti.
Ma a parte questo, fanno il loro lavoro se non si hanno particolari esigenze, si montano ed utilizzano quindi ancora diffusamente.
Ovviamente noi ne sconsigliamo l’uso, ma se il camper viene vissuto in modo spartano, senza accessori energivori, spesso collegati alla 220V oppure con frequenti spostamenti che ne permettono la ricarica continua, vanno benissimo.
Le Batterie al Litio
Le migliori batterie attualmente disponibili sono quelle chiamate erroneamente “al Litio”. Le batterie al solo Litio sono molto pericolose e per questo motivo oggi sono prodotte, come materiale catodico, in combinazione con il Ferro Fosfato, appunto le LiFePo4 (Litio/Ferro/Fosfato) .
Approfondimento qui: Wikipedia
Chi usa già queste batterie ne apprezza le caratteristiche: peso ridotto (13/15 Kg invece di 30 Kg per 100Ah) ricarica anche con grandi correnti (100A), scarica costante fino quasi al totale esaurimento, grande durata. Con adeguato impianto, in un’ora di viaggio si può caricare, da zero, una batteria da 100Ah. Se la batteria è al 50%, bastano 30 minuti per ricaricarla completamente. Un altro mondo rispetto alle classiche batterie.
Oggi le LiFePo4 rappresentano il meglio per l’utilizzo in molti settori, come il nostro.
Purtroppo però costano non poco e per usarle sono necessarie alcune modifiche all’impianto per poterle sfruttare completamente.
Le Batterie AGM
Le AGM oggi rappresentano una buona via di mezzo per avere discrete capacità e lunghe durate, senza dover modificare nulla del proprio impianto
Le Batterie al GEL
Le GEL sono in disuso perché le nuove AGM hanno raggiunto caratteristiche simili senza dover necessariamente cambiare caricabatteria come invece è necessario per le batterie al GEL, se non è predisposto per questo tipo di accumulatori.
Collegamento e Impostazioni dei Caricabatterie e Regolatori Solari
Ovviamente tutto dipende dal tipo di batteria, se si montano batterie ad acido libero, possono essere collegate senza particolari attenzioni.
Il “parallelo secco” con batterie ad acido libero è molto pericoloso perché gli elementi di piombo non sono isolati tra loro. In caso di cortocircuito di un elemento, potrebbero esserci problemi causati da forti correnti provenienti dalla batteria in buono stato a quella in corto.
Per le AGM il parallelo secco è accettabile perché gli elementi sono isolati e il cortocircuito è un evento quasi impossibile. E’ sempre comunque consigliato interporre fusibili adeguati tra una batteria e l’altra.
Esistono apparati intelligenti che gestiscono batterie di diversa capacità e tipo, oltre a indicare lo stato indicativo della carica e gli assorbimenti e la corrente di carica. Sono gadget molto utili se ne sentite la necessità.
Per le AGM sarebbe necessario disporre di un caricabatterie adeguato in modo da poterle caricare sempre al 100% e mantenerle cariche. Se il vostro caricabatterie ha la possibilità di essere impostato per tipo di batteria, scegliete AGM se presente, oppure PB.
Se non ha questa impostazione la batteria si caricherà ugualmente ma non al 100%.
Se avete un regolatore fotovoltaico invece, questo deve avere l’impostazione per il tipo di batteria.
Molti erroneamente lasciano l’impostazione a GEL pur avendo una AGM, nulla di più sbagliato, le tensioni di carica sono diverse e a lungo andare si rischia di danneggiare irreparabilmente la propria batteria. Quindi, verificate che sia impostato ad AGM, se avete questo tipo di batteria, oppure a PB se avete una normale batteria ad acido libero.
Se avete una LiFePo4, dovrete avere un regolatore apposito oltre agli altri apparati eventualmente necessari (DC-DC converter ecc).
Usare correttamente le Batterie
Ogni batteria ha le sue caratteristiche.
Le LiFePo4 possono essere caricate e scaricate anche con correnti elevate. Sono quindi meglio adatte per l’uso con inverter (ad esempio, il climatizzatore)
Le AGM, in classe C20 (le piu diffuse) possono essere caricate e scaricate con correnti massime di 20A. Questo significa che l’uso con inverter con elevate correnti, purtroppo nel tempo faranno solfatare la batteria.
Nello stesso modo non possono essere caricate con elevate correnti. Un impianto fotovoltaico deve quindi essere dimensionato per le batterie a disposizione.
Se si hanno due AGM da 100Ah per esempio, l’impianto non deve essere maggiore di 500W, se si ha una sola batteria, non più di 250W.
Un uso sregolato delle batterie AGM può comportare una vita breve delle batterie, a prescindere dalla loro garanzia perché i produttori possono facilmente rilevare una solfatazione prematura dovuta ad un uso errato. Il consiglio quindi è sempre quello di fare attenzione.
Durante il Rimassaggio
Dilemma di molti: quando non uso il camper, posso staccare tutto? Oppure meglio lasciare la 220V collegata?
Le batterie, tutte, soffrono della cosiddetta “autoscarica” che mediamente comporta una perdita mensile della carica, nell’ordine del 3/5%. Cosa significa? Che in 5 mesi, per esempio, la batteria potrebbe aver perso il 25% della propria carica.
Quando la tensione delle batterie scende al di sotto degli 11 Volts, inizia il processo di solfatazione, cioè la formazione di cristalli di solfato di piombo sugli elettrodi degli accumulatori. Quando gli elementi si coprono, perdono la capacità di accumulo e la batteria non funzionerà più
Il segreto per farle durare
Quindi, il segreto per far durare molto le batterie è di non farle scaricare.
In rimessaggio, la soluzione migliore è staccare completamente la batteria e ricordare di collegarla alla 220V ogni due mesi circa, per una giornata.
Altra soluzione, lasciate collegate le batterie e collegate la 220V con un timer che dia corrente per 20/30 minuti ogni 24 ore, in questo modo le batterie non si scaricheranno ma nel contempo si evita di lasciare la 220V collegata inutilmente e perennemente.
Spero che questo piccolo e breve (!) testo sia di aiuto a qualcuno e chiarisca almeno superficialmente come evitare problemi con le proprie batterie.